La dipendenza dai cibi ultraformulati è una minaccia costante per la salute di tutti e per questo bisogna investire costantemente nel legame tra buona alimentazione e salute. È questo il messaggio alla base del libro “Cibi Falsi” di Riccardo Fargione e Stefania Ruggeri, edito da Newton Compton Editori, che è stato presentato giovedì 24 luglio presso l’Aula Brasca del Policlinico Gemelli.
L’evento, promosso dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e da Fondazione Aletheia, rientra nel ciclo di iniziative intitolate “Gemelli incontra”, dedicate a dibattiti e riflessioni a partire da opere editoriali su temi di attualità. L’incontro ha posto l’accento sul legame tra salute e alimentazione, evidenziando le conseguenze negative dei cibi ultraformulati. L’aula, gremita in particolare di medici, ricercatori e studenti universitari, ha seguito con grande interesse gli interventi dei relatori.
A intervenire autorevoli personalità del mondo medico, accademico e della società civile. A introdurre i lavori il professore Antonio Gasbarrini, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Aletheia, un think tank di esperti di diverse discipline che nasce con l’obiettivo di fare chiarezza sulla base di evidenze scientifiche su cibo, stili di vita sani e salute.
A fare gli onori di casa Daniele Franco, Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Sono seguiti gli interventi di Stefano Lucchini, Presidente di Fondazione Aletheia e di Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale Coldiretti, autore della Prefazione del volume.
Ospite anche il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonio Aurigemma.
Nel ruolo di discussant Felice Adinolfi, Docente Università di Bologna, Andrea Rocchi, Presidente CREA e Cristina Mele, Direttrice UOC Nutrizione Clinica Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Docente di Scienze tecniche dietetiche applicate, Università Cattolica del Sacro Cuore
Moderatore dell’incontro Nicola Cerbino, Capo Ufficio Stampa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
I due autori Riccardo Fargione, Direttore della Fondazione Aletheia, e Stefania Ruggeri, Nutrizionista del Crea Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria hanno affrontato nella loro presentazione, il complesso rapporto tra cibo e salute. Il volume presenta dati reali ed evidenze scientifiche in un linguaggio semplice e divulgativo, rendendo accessibili concetti complessi al grande pubblico. Il loro lavoro, arricchito dalla Postfazione di Alberto Villani Direttore della Divisione Malattie Pediatriche e Infettive del Bambino Gesù, è stato descritto come un testo che “smonta la narrazione che vede cibi ultraformulati e artificiali come soluzioni per ‘salvare il mondo e sfamare il pianeta’. Al contrario, Fargione e Ruggeri hanno evidenziato come tali prodotti rappresentino una minaccia per la salute e l’ambiente, oltre che un ‘affare per pochi’.
“Questo libro, è un atto di responsabilità civile e scientifica”, ha affermato Antonio Gasbarrini, “è anche una denuncia coraggiosa su come il cibo sia diventato vettore di malattia e dipendenza. È un paradosso, in un’era di grandi progressi medici, vedere l’aumento di malattie croniche legate alla cattiva alimentazione. I cibi ultraprocessati sono responsabili di diverse patologie, tra cui infiammazione sistemica, obesità, diabete tipo 2, alterazioni del microbiota e danni neurovegetativi. Il problema infatti”, ha proseguito il Direttore Scientifico del Gemelli “, non è solo la quantità o la scelta sbagliata, ma la falsificazione sistemica del cibo, che diventa tossico e condizionante, influenzando anche la maturazione cerebrale e lo sviluppo immunitario nei bambini. Un terzo della spesa sanitaria globale è assorbita dalla gestione di patologie legate all’alimentazione scorretta, per cui la prevenzione non inizia in ambulatorio, ma nelle scuole, nella pubblicità, nella legislazione alimentare. Il cibo, quindi, è sia fattore patogeno che terapia, e la nutrizione deve tornare al centro della medicina”.
“Il libro approfondisce il legame sempre più evidente tra salute e buona alimentazione” dichiara Riccardo Fargione “ponendosi l’interrogativo sul perché, nonostante le numerose evidenze scientifiche, una parte consistente della popolazione, in particolare i giovani, consumi elevati quantitativi di cibi ultraformulati”.
“All’interno del volume vengono esplorati numerosi aspetti legati ai cibi falsi” continua Stefania Ruggeri “dalle minacce dirette alla salute agli impatti economici, passando per le implicazioni ambientali e geopolitiche. Viene analizzato il “valore” del cibo, inteso non solo come elemento nutritivo ma nella sua accezione più ampia, toccando problemi critici come la malnutrizione e lo spreco alimentare”.
Attraverso un approccio scientifico e un linguaggio accessibile, Fargione e Ruggeri dunque smontano alcune “menzogne” comuni, evidenziando le conseguenze negative dei cibi ultraformulati e dei prodotti artificiali. Come emerge dalle pagine del libro, per tutelare l’ambiente e la salute, gli sforzi dovrebbero concentrarsi sulla lotta agli sprechi e allo sbilanciamento nei consumi alimentari, che spesso vede coesistere eccessi e privazioni. Gli autori sostengono la necessità di supportare chi produce cibo sano e di qualità, poiché i “cibi falsi” rappresentano una minaccia non solo per il benessere individuale, ma anche per i sistemi economici e la società nel suo complesso. il legame tra salute e buona alimentazione, analizzando anche le “politiche salvacibo”, le piaghe della malnutrizione e dello spreco alimentare, e il valore delle eccellenze agroalimentari italiane. Gli autori hanno sottolineato come, per tutelare ambiente e salute, gli sforzi debbano concentrarsi sulla lotta agli sprechi e sul sostegno a chi produce cibo sano e di qualità, poiché i “cibi falsi” minacciano il benessere individuale, i sistemi economici e la società.
(da Gemelli News)




