I servizi CEMAD raccontati dai nostri Medici
Dr. Gabriele Rumi, UOS MICI IBD Unit CEMAD Gemelli IRCSS
Il teleconsulto o televisita è un progetto di telemedicina che stiamo realizzando per ampliare ancora di più l’offerta dei servizi a disposizione dei nostri pazienti, insieme con il prof. Scaldaferri, il prof. Gasbarrini e il team dei care manager, quindi degli infermieri dedicati alla cura e al follow-up dei nostri pazienti. Abbiamo già raggiunto più di 100 contatti mensili in televisita o in teleconsulto.
Stiamo collaborando anche con l’Istituto di Cardiologia, per aumentare le opportunità per i nostri pazienti, soprattutto per quelli più fragili e per i caregiver, e per chi si deve spostare da altre zone del Lazio o da altre zone d’Italia.
La risposta dei pazienti è eccezionale, sia ovviamente per la qualità delle cure, che è la stessa che cerchiamo di dare rispetto alle visite in presenza, sia ovviamente per l’immediatezza che si riesce ad avere nell’assistenza al paziente che non è domiciliato a Roma.
Telemedicina: due vantaggi importanti
Due sono gli aspetti più interessanti di questo servizio di telemedicina: in primis, alleggerire tutto il sistema ospedaliero della parte burocratica, quindi liste d’attesa, piani terapeutici, contatto sul territorio con i medici curanti o con i pediatri curanti – abbiamo adottato lo stesso approccio, infatti, anche per la parte pediatrica.
Il secondo aspetto riguarda una possibile “triangolazione” della televisita. Infatti, per tutti quei pazienti che hanno bisogno di un caregiver, si può anche “triangolare” la consulenza, quindi anche nei casi in cui il care-giver non è vicino al paziente si può effettuare la televisita in tre punti diversi.
E stiamo provando ad adottare lo stesso approccio con altri specialisti coinvolti nel percorso delle IBD, sempre per pazienti, magari seguiti per altre tematiche, come quella psicologica o nutrizionale o ginecologica, magari anche al di fuori dell’ospedale per motivi logistici o di altra natura: la televisita consente quindi di coinvolgere anche altri specialisti nel percorso di cura a domicilio coadiuvato dalla telemedicina.
La teleconsulenza per il paziente
Un punto molto importante, su cui dobbiamo migliorare ma su cui siamo estremamente focalizzati, è l’immediatezza. Cioè, invece di aspettare lo slot libero per la visita in presenza o dover far spostare il paziente, c’è una risposta che non è più quella della mail o dell’impegnativa di richiesta di esami, ma è un contatto personale tramite teleconsulenza, e questo per il paziente sicuramente ha un impatto fondamentale nel percorso di cura.
Una possibile “obiezione” alla televisita riguarda il rischio che possa rivelarsi più complessa per i pazienti più anziani, meno alfabetizzati dal punto di vista informatico. Questo è un aspetto centrale: in realtà, anche i pazienti più isolati a volte ci stupiscono per la qualità invece con cui riescono a rispondere al servizio. Ovviamente poi a volte il cellulare resta un contatto attraverso cui si guida il paziente all’effettuazione della televisita.
I device per la televisita
L’altro aspetto, secondo me collegato a questo, che ci aiuterà a migliorare ancora l’apporto sulla qualità assistenziale in telemedicina sono i device, cioè l’introduzione attenta e calmierata di strumenti che sempre più cercano di offrire quei supporti che mancano ovviamente alla semeiotica clinica a cui siamo abituati. Questi strumenti potranno progressivamente possono essere affiancati in maniera estremamente costruttiva da device o strumenti di rilevazione di alcuni parametri biologici al domicilio del paziente.
Guarda la videointervista al dr. Gabriele Rumi


