I servizi CEMAD raccontati dai nostri Medici
Prof. Alfredo Papa, responsabile Day Hospital Medicina Interna e Malattie Apparato Digerente CEMAD Gemelli IRCSS
Nel Day Hospital di medicina interna e malattie dell’apparato digerente del cemad, quotidianamente ci occupiamo di visitare pazienti che ci vengono inviati dai diversi colleghi che lavorano nel centro malattie dell’apparato digerente del Policlinico Gemelli.
Il Day-hospital svolge sia attività di tipo operativo, che riguardano ad esempio pazienti con patologie epatiche, come biopsie epatiche o paracentesi, sia prestazioni che altrimenti dovrebbero essere eseguite con un ricovero ordinario.
Inoltre, ci occupiamo anche di pazienti con patologie pancreatiche che devono eseguire delle prestazioni operative quali le ecoendoscopie con aspirazioni o biopsie su lesioni pancreatiche di tipo cistico o di tipo solido. Presso il nostro Day Hospital aabbiamo anche la possibilità di eseguire le videocapsule endoscopiche dell’intestino tenue. Queste tecniche sono molto utili soprattutto quando abbiamo delle emorragie digestive occulte, cioè quando sia l’esecuzione della gastroscopia che della colonscopia, non hanno permesso di rilevare la fonte di sanguinamento.
Un’altra indicazione per la videocapsula endoscopica è il sospetto di una malattia infiammatoria cronica intestinale, in particolare, la malattia di Crohn, per pazienti che presentano ad esempio anemia o diarrea e in cui gli esami di laboratorio svolti fino a quel momento hanno dato esito negativo.
Approccio multisciplinare, il paziente al centro
Un’attività molto importante nel servizio di Day Hospital, e che consideriamo il nostro fiore all’occhiello, è quella di eseguire dei ricoveri con multiple consulenze, cioè un approccio multidisciplinare, in particolare al paziente con malattie infiammatorie croniche intestinali. Sappiamo, infatti, che questi pazienti hanno spesso delle patologie anche di tipo reumatologico, dermatologico o immunologico, o hanno comunque bisogno di un di una consulenza anche dal punto di vista psicologico e nutrizionale.
In questo modo riusciamo a far convergere diversi specialisti su quello che è il bisogno clinico del paziente. Questo è un approccio di cui siamo fieri, perché ora se ne parla in maniera più diffusa ma noi del CEMAD siamo stati probabilmente tra i primi in Italia a cercare di puntare su questo tipo di approccio.
Un approccio che è diventato molto utile soprattutto perché negli ultimi anni sono state sviluppate numerose terapie biotecnologiche per i nostri pazienti, a seconda delle patologie anche extra digestive di cui soffrono. Per i pazienti con malattia di Crohn e con rettocolite ulcerosa, ad esempio, grazie all’aiuto degli altri specialisti, riusciamo in equipe multidisciplinare a scegliere e a selezionare un approccio personalizzato, identificando quale può essere il miglior trattamento.
Muldisciplinarietà e innovazione
Dal punto di vista delle metodologie e delle tecnologie, c’è grande fermento, soprattutto nell’ambito delle malattie infiammatorie croniche intestinali, perché ci sono state numerose innovazioni dal punto di vista della terapia farmacologica, con la possibilità di avere un ventaglio di opzioni terapeutiche sempre più ampio.
Teniamo conto che i nostri pazienti soffrono di una patologia cronica, che quindi che li accompagnerà con periodi di riacutizzazione e remissione per tutto il corso della loro vita. Andare a scegliere, nel momento giusto, la terapia più appropriata rappresenta sicuramente un plus che il CEMAD offre. Per i pazienti multitrattati, che hanno quindi già sperimentato le diverse terapie già disponibili, abbiamo inoltre la possibilità di utilizzare nuovi farmaci non ancora in commercio, nell’ambito di trial clinici.
Dal punto di vista tecnologico, abbiamo a disposizione la videocapsula e tutte le applicazioni offerte dall’intelligenza artificiale, anche in ambito endoscopico, che ci permettono di andare a identificare in maniera più semplice le eventuali lesioni presenti. La prospettiva è che in futuro queste applicazioni potrebbero andare in parte a sostituire anche l’esame istologico.

