I servizi CEMAD raccontati dai nostri Medici
Daniele Napolitano, Care Manager IBD, CEMAD Gemelli IRCCS
Da alcuni anni al Policlinico Agostino Gemelli, e in particolare presso la IBD Unit del CEMAD, è stato istituito il percorso clinico assistenziale, ovvero un percorso di supporto ai pazienti affetti da IBD nel loro percorso diagnostico e terapeutico. Come facilitatori di questo percorso sono stati istituiti due care manager, specificatamente per la gestione delle IBD.
Qual è il ruolo dei care manager nelle IBD?
Il ruolo del care manager è quello di essere garante del percorso e quindi del flusso del paziente all’interno del servizio del CEMAD, ma anche all’interno di tutto il gruppo multidisciplinare che ruota intorno alle IBD.
Noi gestiamo tutto questo flusso grazie a un servizio mail: ne riceviamo circa 100/120 al giorno, sia da parte dei pazienti sia da parte dei nostri Medici – che ci chiedono di migliorare e velocizzare i percorsi delle visite, sia essa una visita chirurgica piuttosto che una visita nutrizionale, psicologica, dermatologica, reumatologica; ci chiedono di garantire l’intervento di tutto il team multidisciplinare per favorire o accelerare, ad esempio, l’inizio di un nuovo farmaco biologico, l’inizio o l’accesso a un intervento chirurgico, o a terapie innovative sperimentali tramite il gruppo dei trial clinici che ci supporta.
IBD care manager: le riunioni settimanali
Tutto questo lo facciamo in armonia con i medici che ruotano intorno al nostro gruppo, attraverso degli incontri settimanali: infatti, ogni martedì abbiamo un incontro clinico della durata circa di due ore, in cui discutiamo i casi complessi dal punto di vista gastroenterologico, anche con il supporto di specialisti quali dermatologo, reumatologo, infettivologo o altre figure che possono intervenire. A seguire, nel pomeriggio della stessa giornata abbiamo un incontro con i radiologi e i chirurghi, e quindi la discussione di pazienti altrettanto complessi che sono stati sottoposti a indagini radiologiche o endoscopiche. Tutto questo percorso ci permette di monitorare il flusso di questa complessità e garantire ai pazienti delle decisioni terapeutiche condivise con tutto il gruppo, veloci, rapide, che vengono monitorate dall’unità dei percorsi clinici all’interno della Fondazione.
Il nostro centro è sottoposto, inoltre, a una valutazione di standard internazionali con la Joint Commission International, e questo percorso è uno dei pochi che rientra all’interno dell’accreditamento di questo organismo.
Noi care manager siamo in due e gestiamo – oltre al flusso di mail – anche tutto il servizio di telemedicina che offriamo ai pazienti: eseguiamo circa cento televisite al mese, che vengono pianificate con il paziente e con il medico. Gestiamo, inoltre, la lista radiologica dei percorsi assistenziali interni, la lista endoscopica e la lista degli specialisti.
Il supporto al paziente e al care giver
Il care manager ha quindi un ruolo a 360 ° di garanti del percorso clinico del paziente. Inoltre, diamo anche il supporto anche al care giver. Immaginate come il paziente si possa sentire coinvolto all’interno di questa cronicità, che a sua volta coinvolge anche tutto il nucleo familiare: noi come care manager, infermieri esperti nell’ambito dell’IBD, garantiamo che anche tutto il nucleo familiare sia coinvolto nella presa in carico e quindi li accompagniamo in tutto quello che è il percorso dalla sala inclusionale, alla sala visita e al supporto a distanza anche per piccole cose. Come ci ha insegnato l’emergenza Covid, mantenere il contatto con il centro è fondamentale: mi piace definire noi care manager come “caregiver sanitari” di questo percorso clinico, il vero fulcro dell’organizzazione in CEMAD per quanto riguarda le malattie infiammatorie croniche intestinali.
Guarda l’intervista al dr. D. Napolitano
