Premessa: Sebbene gli inibitori del checkpoint immunitario (ICI) stiano ridisegnando sempre più il panorama terapeutico del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), solo una percentuale limitata di pazienti ottiene un beneficio rilevante e duraturo con questi trattamenti, richiedendo l’identificazione di predittori di efficacia clinici e, idealmente, modificabili. I fenotipi di composizione corporea possono riflettere aspetti dell’immunologia dei pazienti e quindi la loro capacità di rispondere agli ICI. Questo studio si propone di esplorare la possibile associazione tra i fenotipi di composizione corporea pre-trattamento, la risposta tumorale e gli esiti clinici nei pazienti che ricevono la monoterapia di prima linea con pembrolizumab per il NSCLC avanzato.
Metodi: È stata eseguita una revisione retrospettiva di pazienti consecutivi con NSCLC naïve al trattamento e con espressione di PD-L1 ≥50% sottoposti a pembrolizumab presso tre istituzioni accademiche. I parametri di composizione corporea pre-trattamento sono stati misurati a livello della terza vertebra lombare con la tomografia computerizzata, definita utilizzando cut-off prestabiliti. L’endpoint primario era il tasso di risposta obiettiva (ORR), gli endpoint secondari la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale (PFS e OS), confrontati attraverso il test log-rank e il modello di Cox proportional hazards.
Risultati: Sono stati raccolti i dati di 134 pazienti (93 maschi [69,4%] e 41 femmine [30,6%]). L’età mediana era di 69 anni (range 36-85), con un follow-up mediano di 12 mesi (range 1-131). L’indice di massa corporea (BMI) mediano era di 24,5 (IQR 21,5; 26,1) kg/m2. Complessivamente, il 59,0% e il 51,5% dei pazienti soddisfaceva i criteri radiografici stabiliti per l’evidenza di sarcopenia e miosteatosi, rispettivamente, che si verificano in tutto lo spettro dell’IMC. L’analisi di regressione multivariata, aggiustata per le co-morbilità, ha rivelato che la sarcopenia (aOR 5,56, 95% CI. 2,46-12,6, P < 0,0001) e il ridotto volume del tessuto adiposo intermuscolare (IMAT) (aOR 1,83, 95% CI. 1,22-2,83, P = 0,001) erano associati a un tasso inferiore di ORR (30,4% vs. 70,5%, P < 0,0001 e 30,7% vs. 73,2%, P < 0,0001, rispettivamente). Inoltre, sia nell’analisi univariata che in quella multivariata, aggiustata per le comorbilità, il ridotto performance status secondo la scala dell’Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG PS), la sarcopenia e il basso IMAT erano significativamente correlati a una PFS breve (ECOG PS: aHR 2,73, 95% CI 1,60-4. 66, P < 0,0001). 66, P < 0,0001; sarcopenia: aHR 2,24, 95% CI 1,37-3,67, P = 0,001; IMAT depot: aHR 2,26, 95% 1,40-3,63, P = 0,002) e OS (ECOG PS: aHR 3. 44, 95% CI 1,96-6,01, P < 0,0001; sarcopenia: aHR 4,68, 95% CI 2,44-8,99, P < 0,0001; IMAT depot: aHR 3,18, 95% 1,72-5,88, P < 0,0001).
Conclusioni: Le anomalie del muscolo scheletrico, apparentemente frequenti nel NSCLC, rappresentano potenzialmente degli intriganti marcatori predittivi della risposta agli ICI e degli outcome di sopravvivenza. Sono necessari ampi studi prospettici per convalidare i biomarcatori clinici dei responder agli ICI.
Titolo originale
Trestini I, Belluomini L, Dodi A, Sposito M, Caldart A, Kadrija D, Pasqualin L, Riva ST, Scaglione IM, Tregnago D, Avancini A, Insolda J, Confortini L, Casali M, Menis J, Vita E, Cintoni M, Todesco M, Milanese G, Sperduti I, D’Onofrio M, Infante M, Tiseo M, Mele MC, Tortora G, Milella M, Bria E, Pilotto S. Body compositionderangements in lungcancerpatientstreated with first-line pembrolizumab: A multicentreobservational study. J Cachexia Sarcopenia Muscle. 2024 Oct 22. doi: 10.1002/jcsm.13568. Epub ahead of print. PMID: 39439222.