“CEMAD, il nostro centro specializzato nella cura delle malattie gastrointestinali, ha centrato un obiettivo di trasversalità. Trasversalità significa mettere il paziente veramente al centro dal primo momento in cui entra nell’accoglienza del CEMAD” afferma la Prof.ssa Maria Cristina Mele (Direttore UOC Nutrizione Clinica, Fondazione Gemelli IRCCS) nell’apertura dell’intervista che potrete seguire nella versione integrale sul nostro canale YouTube
“Perché è lì – quando il paziente riceve i primi momenti di attenzione da parte di tutto lo staff della segreteria – il momento in cui i pazienti cominciano a sentirsi a casa e questi pazienti hanno un disperato bisogno di sentirsi accolti e presi in considerazione in tutti i loro aspetti, che sono molteplici.”
“Trasversalità continua la Prof.ssa Mele significa che dopo che il gastroenterologo ha effettuato la prima valutazione, quindi la presa in carico del paziente che viene studiato in tutte le sue sfaccettature, ecco che c’è a disposizione un team multidisciplinare che va da reumatologo al nutrizionista clinico.
In questo siamo coinvolti direttamente con un ambulatorio dedicato ben due volte a settimana, cui si affianca la parte dell’approccio psichiatrico e psicologico, determinanti per mantenere queste malattie in una fase di controllo dopo l’induzione da parte del gastroenterologo della remissione.
E la remissione si ottiene con i farmaci, ma si ottiene anche con questa equipe multidisciplinare che cerca di mantenerla nel tempo e che si avvale di tutto quello che di nuovo nelle singole specialità esiste (…)
Con la Dr.ssa M. Chiara Mentella (UOC Nutrizione Clinica, Fondazione Gemelli IRCCS) vediamo il funzionamento dell’ambulatorio di nutrizione clinica. Ecco alcuni stralci dell’intervista, anch’essa disponibile su YouTube.
“L’alimentazione e la nutrizione fanno parte del trattamento terapeutico del paziente. Si parla per l’appunto di dietoterapia a tutti gli effetti. Una dietoterapia che ha come obiettivo che cosa? Sicuramente combattere la malnutrizione che è molto diffusa nel paziente IBD ma anche in altri tipi di pazienti, sia nella fase di remissione di malattia, sia nella fase acuta, ma vuole dare anche delle indicazioni relativamente all’approccio nutrizionale anche nel paziente che è in una fase di relativa stabilità di malattia.”
Nel contesto della valutazione nutrizionale è prevista sia la presenza del medico ma c’è sicuramente da considerare la presenza anche dei nostri dietisti che ci affiancano, ci coadiuvano, nell’assistenza al malato. Il malato esegue anche un esame bioimpedenziometrico che è essenziale per la determinazione della composizione corporea; quindi, della massa magra e della massa grassa e a ciascun malato noi rilasciamo un piano di trattamento dietoterapico domiciliare.
D “Quali sono le problematiche alimentari, nutrizionali che più spesso il paziente presenta all’ingresso nel Centro?”
“Le problematiche sono diverse a seconda della fase di malattia in cui noi incontriamo il paziente e a seconda anche dello stadio della malattia stessa. Le problematiche possono andare da disturbi tipo alvo diarroico piuttosto che alvo stitico, piuttosto che allergie o intolleranze alimentari. Sono tutte condizioni che, considerate nella loro interezza, alcune volte possono limitare l’alimentazione del paziente con IBD, perché si tende in maniera alcune volte anche impropria ad eliminare taluni alimenti nella idea che quella eliminazione possa servire come cura alla patologia in quanto tale e noi cerchiamo per l’appunto di stilare sempre un piano alimentare che voglia essere personalizzato, oltre che sulla malattia, anche sulle esigenze del paziente, per fare in modo che l’alimentazione possa essere quanto più mirata a risolvere la patologia e a tenere sotto controllo il sintomo.”
“Un centro di eccellenza è la conclusione della Prof.ssa Mele “ci dà la possibilità di interagire tra colleghi in modo estremamente facilitato, essendo in un unico grande compartimento, un unico grande edificio che facilita lo stare insieme e credo che il paziente si senta veramente accolto e seguito sin dal primo momento e per tutto il percorso in tutte le varie specialità.
Come nutrizionisti clinici del Policlinico Gemelli abbiamo raccolto il messaggio molto forte che ci è stato lanciato da Franco Scaldaferri, il coordinatore di questo gruppo nominato dal Prof. Gasbarrini, aprendo due ambulatori a settimana totalmente dedicati ai pazienti con malattie infiammatorie croniche: il risultato è quindi disponibilità totale e grande supporto nutrizionale a questi pazienti.”



