“Tra le professioni intellettuali, quelle sanitarie sono in prima linea in termini di crescita e sviluppo di competenze. La professione infermieristica, in particolare, è stata interessata da un processo di evoluzione che la vede ancora protagonista” sono le prime parole del Prof. Antonello Cocchieri (Nursing Science, Department of Public Health UCSC IRCCS) per fare il punto su quanto si sta evolvendo nel mondo infermieristico.
“La classe professionale infermieristica ha dimostrato di avere ben chiaro il proprio ruolo e il proprio “specifico professionale”. La consapevolezza del ruolo richiede conoscenza, la conoscenza disegna nuovi orizzonti”. Sebbene, il quadro normativo nazionale non incoraggi lo sviluppo della professionale e tantomeno la rende una scelta professionale socialmente desiderabile, gli infermieri investono quotidianamente sulla propria crescita.
D: “C’è un quadro normativo di riferimento, ovviamente: ce lo può delineare?”
Cocchieri: “Negli anni Novanta la Riforma Degli Ordinamenti Didattici Universitari (Legge 341 del 1990) cambia radicalmente l’assetto universitario e di conseguenza lo status infermieristico. La legge in questione, infatti, all’articolo 9 demanda l’individuazione di aree disciplinari intese come insiemi di discipline scientificamente affini (ovvero con gli stessi obiettivi). La stessa legge, all’articolo 14 istituisce i settori scientifico disciplinari (SDD). Possiamo immaginare questi settori come dei grandi contenitori dove inserire i contenuti pertinenti alla disciplina. Secondo questa organizzazione, gli insegnamenti sono raggruppati in SSD in base a criteri di omogeneità scientifica e didattica e stabiliscono la pertinenza delle titolarità ai SDD, che costituiranno i raggruppamenti concorsuali. Il ruolo dei SSD sembra da subito cruciale per le scienze infermieristiche, perché stabiliscono non solo la caratterizzazione professionale di tipo teorico metodologica ma anche le modalità di attribuzione dei relativi insegnamenti del settore, permettendo la titolarità degli insegnamenti e sviluppo accademico della professione.”
D: “Un aspetto importante è quello rappresentato dalla ricerca, ce ne può parlare?
Cocchieri: “Il MED45, infatti, scienze infermieristiche cliniche generali e pediatriche, nella sua declaratoria dichiara: Il settore si interessa dell’attività scientifica e didattico formativa, nonché dell’attività assistenziale a essa congrua nel campo della infermieristica generale, pediatrica e neonatale; sono ambiti di competenza del settore la metodologia della ricerca in campo infermieristico, la teoria dell’assistenza infermieristica, l’infermieristica clinica, preventiva e di comunità, l’infermieristica dell’area critica e dell’emergenza e la metodologia e organizzazione della professione (DM. 4 aprile 2000).
L’obiettivo dell’accademia, rispetto al SSD MED45, è quello di fornire adeguati presupposti scientifici che possano costituire il Background disciplinare, sia perché il settore rappresenta i contenuti, sia perché indica la titolarità dell’’insegnamento e quindi dello specifico professionale.”
D: “Uno sguardo all’attualità: quali le prospettive?”
Cocchieri: “La sfida di oggi è duplice sul piano accademico: da una parte è necessario che gli Atenei riconoscano la legittimità del settore disciplinare istituendo cattedre di Scienze infermieristiche dall’altra è necessario che tale settore venga popolato da contenuti e competenze in grado di sostenere tale crescita. Altrettanto complessa è la sfida sul piano professionale che vede, sempre di più, la necessità di prevedere sviluppi concreti in termini di carriera e corrispettivi economici.
In virtù dell’enorme campo di responsabilità sul proprio specifico professionale e le possibili evoluzioni della nostra professione verso tale crescita è evidente che gli infermieri, con una offerta formativa ormai al pari degli altri settori, debbano acquisire e sviluppare competenze relative alla ricerca, disciplinare e multidisciplinare, che debbano essere competitivi e competenti in un gruppo di ricerca multidisciplinare sia nazionale che internazionale.”