Il trapianto di fegato split (SLT) è ancora considerato una procedura impegnativa, non ancora ampiamente accettata. Il nostro obiettivo è quello di presentare le tendenze di 25 anni di SLT in Italia e di indagare se, e in che misura, i risultati sono migliorati a livello nazionale durante questo periodo.
Lo studio ha incluso tutti gli SLT consecutivi eseguite da maggio 1993 a dicembre 2019, suddivisi in tre periodi consecutivi: 1993-2005, 2006-2014 e 2015-2019, che corrispondono ai cambiamenti nelle politiche nazionali di allocazione. Gli esiti primari sono stati la sopravvivenza del paziente e dell’innesto e l’impatto relativo di ciascun periodo di studio.
Il SLT ha rappresentato l’8,9% di tutti i trapianti di fegato eseguiti in Italia. Sono stati inclusi nell’analisi 1.715 innesti di fegato in situ di cui: 868 segmenti laterali sinistri (LLS) e 847 innesti destri estesi (ERG).
È stato osservato un miglioramento significativo nella sopravvivenza del paziente e dell’innesto (p<0,001) negli esiti degli ERG nei tre periodi. I predittori della sopravvivenza dell’innesto sono stati cold ischemic time (CIT), <6h (p=0,009), stato United Network for Organ Sharing (UNOS) 2b (p<0,001), stato UNOS 3 (p=0,009) e volumi del centro trapianti: 25-50 casi vs. <25 casi (p=0,003). Gli innesti LLS hanno mostrato una sopravvivenza dei pazienti significativamente più elevata nel periodo 2 rispetto al periodo 1 (p=0,008). Non è stato osservato alcun miglioramento significativo nella sopravvivenza dell’innesto nei 3 periodi in cui i predittori della sopravvivenza dell’innesto erano CIT<6h (p=0,007), CIT<6h vs. ≥10h (p=0,019), stato UNOS 2b (p=0,038) e stato UNOS 3 (p=0,009). Il ritrapianto è stato un fattore di rischio nei riceventi di SLT, con una sopravvivenza del trapianto e del paziente significativamente peggiore per entrambi i tipi di trapianto (LLS e ERG) (p <0,001).
Conclusioni: La nostra analisi ha dimostrato che i risultati della SLT in Italia sono migliorati negli ultimi 25 anni. Questi risultati potrebbero contribuire a dissipare le reticenze sull’uso di questa procedura.
Impatto e implicazioni: Il trapianto di fegato split (SLT) è ancora considerato una procedura impegnativa e per nulla accettata da tutti. Questo studio ha incluso tutte le SLT in situ consecutive eseguite in Italia da maggio 1993 a dicembre 2019. Con oltre 1.700 casi, è una delle serie più ampie che esamina le tendenze nazionali a lungo termine della SLT in situ dalla sua introduzione. I dati presentati indicano un miglioramento in 25 anni di esperienza dei risultati ottenuti con il trapianto di fegato split. I miglioramenti sono probabilmente dovuti a una migliore selezione del ricevente, al perfezionamento della tecnica chirurgica, all’abbinamento conservativo tra trapianto e ricevente e all’espansione continua, ma attentamente gestita, dei criteri di selezione dei donatori nell’ambito di una rigorosa politica di assegnazione obbligatoria del fegato diviso. Questi risultati potrebbero contribuire a dissipare le reticenze sull’uso di questa procedura.
Titolo originale
Improving outcomes of in situ split liver transplantation in Italy over the last 25 years
Lauterio A, Cillo U, Spada M, Trapani S, De Carlis R, Bottino G, Bernasconi D, Scalamogna C, Pinelli D, Cintorino D, D’Amico FE, Spagnoletti G, Miggino M, Romagnoli R, Centonze L, Caccamo L, Baccarani U, Carraro A, Cescon M, Vivarelli M, Mazaferro V, Ettorre GM, Rossi M, Vennarecci G, De Simone P, Angelico R, Agnes S, Di Benedetto F, Lupo LG, Zamboni F, Zefelippo A, Patrono D, Diviacco P, Larghi Laureiro Z, Gringeri E, Di Francesco F, Lucianetti A, Valsecchi MG, Gruttadauria S, De Feo T, Cardillo M, De Carlis L, Colledan M, Andorno E. Improving outcomes of in situ split liver transplantation in Italy over the last 25 years. J Hepatol. 2023 Jul 27:S0168-8278(23)04988-7.
doi: 10.1016/j.jhep.2023.07.009. Epub ahead of print. PMID: 37516203.