L’interazione, l’interdisciplinarietà, sono tra le caratteristiche più rilevanti e qualitative di un centro di eccellenza come CEMAD Gemelli. Di questo tema, in particolare nell’ambito delle Malattie Infiammatorie Intestinali (MICI), abbiamo parlato con la Prof.ssa Clara De Simone (UOC Dermatologia, Pol. Gemelli IRCCS) e con la Dr.ssa Simona Di Giambenedetto (UOC Malattie Infettive, Pol. Gemelli IRCCS). Partiamo proprio da lei per approfondire il tema infettivologico.
D “Dr.ssa Di Giambenedetto, il quadro infettivologico evidentemente è estremamente importante, nelle MICI e non solo. Ci può riassumere perché?”
SDG “Ritengo molto bella la mia esperienza in qualità di infettivologo nell’ambito delle malattie infiammatorie del colon e devo dire che quello che faccio di routine: occuparmi di malattie a trasmissione sessuale in questo ambito, mi ha dato la possibilità di fare diagnosi che sarebbero state misconosciute.
Perché? Esistono malattie infettive – come l’infezione da HIV – che nella fase avanzata hanno una similare sintomatologia a quella della malattia infiammatoria del colon, diarrea fondamentalmente; quindi, nel momento in cui uno si trova di fronte ad una diarrea cronica è importante anche fare uno screening per l’infezione da HIV, proprio perché quel sintomo può essere anche un sintomo correlato all’HIV.
Ad esempio, le prostatiti, con dolore a livello anale, che spesso lamentano i pazienti con malattie infiammatorie del colon, può essere anche correlato a delle malattie a trasmissione sessuale, ad esempio la sifilide o proctiti da clamidia, un gonococco. Sembrano delle malattie ‘vecchie’, delle malattie di un altro secolo, ma in realtà non lo sono.
Le malattie a trasmissione sessuale in questa fase storica, infezione da HIV ma soprattutto Sifilide, Clamidia, Gonococco, tornano a essere delle malattie importanti nell’ambito della nostra società.”
D “E poi c’è il Covid…”
SDG “Che ha spaventato i pazienti immunodepressi, quali possono essere ad esempio i malati che seguo con infezione da HIV, ma anche malati con processi infiammatori cronici come le malattie infiammatorie del colon.”
Importante, ricordiamo, che per i malati immunodepressi è fondamentale la vaccinazione, che sia la vaccinazione Covid, per il ‘fuoco di sant’Antonio’, la vaccinazione per l’influenza e l’anti–pneumococco.”
D. “Torniamo un momento a parlare di malattie che sembrano scomparse, rimosse. È facile prendersela con la disinformazione, ma evidentemente le cause sono anche altre, conferma?”
GDC “In realtà molti non hanno idea che le malattie a trasmissione sessuale siano delle malattie esistenti. La stessa infezione da HIV che comunque rimane, se non diagnosticata in tempo, una patologia mortale in questo momento, soprattutto nelle categorie più giovani, quelle che non hanno vissuto le campagne per l’infezione da HIV è totalmente una patologia misconosciuta. Quindi, assolutamente è la mancanza di informazione di queste patologie a trasmissione sessuale che poi porta un ritardo nella diagnosi.
Con la Prof.ssa Clara De Simone (UOC Dermatologia, Pol. Gemelli IRCCS) abbiamo voluto mettere in evidenza le problematiche dermatologiche connesse alla MICI.
D “Professoressa De Simone, non se ne parla spesso ma esiste un risvolto di tipo dermatologico nelle Malattie Infiammatorie Intestinali. Ce lo può chiarire?
CDS “Le connessioni che esistono tra cute ed intestino, per quello che riguarda le Malattie Infiammatorie Intestinali, sono molteplici. Ci possono essere manifestazioni cutanee che sono spesso difficili da diagnosticare, che si possono inquadrare esclusivamente con una biopsia cutanea. Si tratta di condizioni rare ma che vanno chiarite. Un approccio multidisciplinare è senz’altro fondamentale in questa, seppur rara, condizione. Inoltre, le implicazioni dermatologiche relative alle MICI possono essere dovute alla comparsa di malattie cutanee che rappresentano, per così dire, delle forme reattive in senso lato, che si possono associare a malattie infiammatorie croniche come, ad esempio, le malattie reumatologiche, ma anche le malattie infiammatorie intestinale.
Ad esempio, l’Eritema nodoso: quando noi dermatologici lo riscontriamo in un paziente, automaticamente andiamo ad indagare se per caso il paziente è affetto anche da una malattia infiammatoria intestinale.
Ci sono anche delle situazioni più complesse a livello cutaneo, che sono meno frequenti ma che possono associarsi alla malattia infiammatoria intestinale.
Parlo di condizioni rare ma che incontriamo, soprattutto nei centri di riferimento ultra-specialistici, come per esempio il Pioderma gangrenosoo, la Sindrome di Sweet, condizioni con queste denominazioni un po’ particolari ma che purtroppo diventano spesso anche il pane quotidiano quando il dermatologo lavora in un centro cui afferiscono pazienti affetti da Malattie Infiammatorie Intestinali.
Infine, dobbiamo considerare che queste patologie possono associarsi a malattie infiammatorie croniche cutanee, prime fra tutte, la Psoriasi, perché esiste una sorta di meccanismo comune dal punto di vista immunologico tra la Psoriasi e le Malattie Infiammatorie Intestinali.
La prova ne è il fatto che i più recenti farmaci biotecnologici – introdotti con successo per la terapia delle Malattie Infiammatorie Intestinali – spesso possono essere utilizzati con altrettanto successo anche da pazienti affetti da psoriasi.
Il legame tra psoriasi e Malattie Infiammatorie Intestinali ha anche un’evidenza di tipo epidemiologico. Il paziente affetto da Psoriasi ha maggior rischio di poter essere effetto anche da Malattie Infiammatorie Intestinali, sia il Crohn che la Colite Ulcerosa. Fatto quest’ultimo che coinvolge anche i loro famigliari.
E viceversa: pazienti con Malattie Infiammatorie Intestinali hanno un rischio maggiore di essere affetti da Psoriasi e così pure i loro famigliari.
Altro motivo per una collaborazione stretta tra dermatologo e gastroenterologo è proprio il fatto che, in maniera che viene definitiva paradossa, a volte i farmaci biotecnologici utilizzati per la terapia delle Malattie Infiammatorie Intestinali possono essere causa di comparsa di malattia dermatologica, ed in particolare di Psoriasi. Ecco perché, quando si verificano queste condizioni estremamente importanti, è fondamentale che vi sia una stretta interazione tra i diversi specialisti proprio al fine di una gestione condivisa del paziente, sia mirata a poterlo curare nella maniera ottimale sia rispetto alla componente cutanea sia alla problematica intestinale.”