Oggi siamo a colloquio con il Dott. Lucio Petruzziello (che ringraziamo innanzitutto per la cortesia e la disponibilità) che a breve concluderà il suo percorso ventennale al Gemelli per proiettarsi verso nuove sfide professionali. Gli abbiamo chiesto di volgere per un attimo lo sguardo all’indietro per condividere i momenti salienti e gli aspetti che reputa più importanti di questa lunga avventura professionale.
Dottor Petruzziello, partiamo dai suoi inizi al Gemelli?
“Sono stato chiamato al Gemelli nel 2002, proveniente dall’Università La Sapienza e dal Campus Bio Medico. Il mio compito specifico era quello di perfezionare e far crescere l’endoscopia colorettale, che a quel tempo era ancora eseguita in larga parte dai colleghi chirurghi.
Sono stati anni di intensa crescita professionale, durante i quali grazie all’autorevolezza e all’attività scientifica internazionale di Guido Costamagna, ho potuto lavorare al fianco dei migliori esperti mondiali del campo e visitare Centri di riferimento internazionali (New York, Londra, Tokio) affinando queste tecniche. Nel frattempo, sono cresciuti anche i Corsi residenziali nazionali ed internazionali svolti allo “European Endoscopy Training Centre” del Policlinico Gemelli (fino a 44 corsi/anno), unico Centro di Traning in Endoscopia in Italia, voluto fortemente da Costamagna, inaugurato nel 2004.
Nel 2005, in collaborazione con Christopher Williams (St. Marks Hospital – Londra) e con la Regione Lazio ho organizzato e diretto il primo Corso di Retraining regionale sulla Colonscopia di Screening, seguito poi nel 2007 da due Corsi Nazionali “Train the Trainers” eseguiti sotto l’egida del Ministero della Salute, e da un secondo Corso regionale nel 2012.
Nel 2010, e per tutti gli anni a venire, sono stato invitato a Praga dalla Società Europea di Gastroenterologia (United European Gastroenterology – UEG) per tenere Corsi pratici di Colonscopia su simulatore alla UEG Summer School per Specializzandi Europei, del Medio Oriente e del Nord Africa.
Infine, nel 2018 ho introdotto al Gemelli lo Screening Regionale del Cancro Colorettale, un Livello Essenziale di Assistenza.”
Potrebbe condividere in una sintesi quanto hanno rappresentato per lei questi anni al Gemelli?
“Questi venti anni trascorsi al Gemelli hanno rappresentato per me una crescita professionale costante. In questo periodo ho contribuito inoltre a far crescere nel nostro Centro molti eccellenti professionisti, alcuni dei quali sono gli esperti attualmente in forza al nostro Centro, mentre molti altri sono stati chiamati in Centri in tutta Italia, dando lustro alla nostra Scuola.”
Parliamo di Endoscopia: come si è evoluta, cosa è cambiato in questi anni?
“L’Endoscopia digestiva negli ultimi anni ha vissuto un fortissimo impulso verso nuove tecniche e tecnologie che hanno radicalmente mutato l’approccio diagnostico e terapeutico di numerose patologie. Penso all’Intelligenza Artificiale in Colonscopia, al trattamento delle lesioni neoplastiche avanzate con migliori tecniche di Resezione Endoscopica e di Dissezione Endoscopica Sottomucosa, ma anche al trattamento di malattie rare come la Acalasia e dell’obesità, con gli interventi endoscopici restrittivi, per non parlare dei progressi dell’Ecoendoscopia e della endoscopia bilio–pancreatica.
Oggi, dunque, in endoscopia digestiva si sono sviluppati campi di interesse specifici, che in Centri di riferimento come il CEMAD sono rappresentati da gruppi di esperti che, grazie a una super specializzazione, garantiscono una migliore qualità della cura rispetto a Centri in cui c’è una maggior generalità ma con minori competenze specifiche.”
La Medicina del terzo millennio: cosa apprezza di più?
“Della Medicina del terzo millennio apprezzo maggiormente l’Evidence Based Medicine, che attraverso studi clinici e metanalisi crea delle linee guida chiare e fruibili per tutti i Colleghi e aiuta a standardizzare la qualità in Medicina”
Come vede questa grande realtà Gemelli nel presente?
“Negli ultimi anni il Gemelli è cresciuto enormemente in termini di Qualità: dalla trasformazione in Fondazione, all’attribuzione del ruolo di Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico, all’accreditamento con la Joint Commission International come strumento e metodo per il miglioramento della qualità. Nell’ambito di questa nuova realtà, oggi il CEMAD del Policlinico Gemelli, sviluppato grazie alla lungimiranza e alle capacità manageriali di Antonio Gasbarrini, costituisce un Centro di Eccellenza Nazionale per la cura delle Malattie dell’Apparato Digerente.”