L’evoluzione dell’Ecoendoscopia: da procedura diagnostica a procedura terapeutica-interventistica

L’Ecoendoscopia e’ una procedura eseguita con un endoscopio sulla cui punta e’ posta una sonda ecografica. La sonda ecografica permette non solo la valutazione delle pareti degli organi del tratto gastrintestinale superiore (esofago, stomaco, e duodeno) e di quello inferiore (Retto e sigma), ma – importantissimo – di vedere al di fuori di essi con la possibilità di eseguire il campionamento di lesioni cistiche o solide sospette per patologie neoplastiche quali quelle presenti nel mediastino adiacenti all’esofago, quelle del pancreas, delle vie biliari, della colecisti adiacenti allo stomaco e al duodeno, e le recidive di tumore del colon o di tumori ginecologici adiacenti al retto e al sigma.

I campioni prelevati sono neccessari per arrivare ad una diagnosi definitiva e possono anche essere utilizzati per la caratterizzazione molecolare del tumore, necessaria per eseguire terapie specifiche per quel paziente.

Nell’ultimi dieci anni, l’ecoendoscopia si e’ naturalmente trasformata: da procedura puramente diagnostica a procedura terapeutica-interventistica con la possibilita’ di eseguire il trattamento di raccolte pancreatiche infette, il drenaggio delle vie biliari e della colecisti in pazienti ad alto rischio chirurgico. Inoltre, la formazione di anastomosi tra lo stomaco ed il piccolo intestino in modo minimamente invasivo, risparmiando al paziente interventi chirurgici piu’ demolitivi. Infine è possibile eseguire trattamenti con radiofrequenza per la distruzione di tumori pancreatici primitivi o di metastasi.

Il 30 settembre 2022 si svolgerà l’evento online EUS Skyline organizzato dal Dott. Alberto Larghi di Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, coadiuvato dal Prof. Schalk van der Merwe dell’Universita’ di Lovanio, Belgio.

Durante questo evento internazionale, verranno trasmesse online procedure di Ecoendoscopia diagnostica e terapeutica/interventistica da 13 centri in tutto il mondo, in rappresentanza dei 5 continenti, con anche letture magistrali da parte di esperti del campo. Una vera maratona online, dalle ore 8 di mattina fino alle 20 di sera.

Abbiamo posto alcune domande al Dott. Alberto Larghi, eccone una sintesi: “Lo sviluppo dell’ecoendoscopia certamente contribuisce a un miglioramento del trattamento dei pazienti con tumori e pazienti ad alto rischio chirurgico. Per quale tipologia di persone in particolare questa procedura è indicata e per quali patologie?”

Larghi: “Attualmente un campo di studio molto importante è l’applicazione delle analisi molecolari sulle biopsie in pazienti con adenocarcinoma pancreatico. Infatti, questi pazienti nell’80% dei casi non possono essere operati, per cui la biopsia per via ecoendoscopica rappresenta l’unica via per ottenere materiale adeguato per tutti gli studi che bisogna effettuare per raggiungere la diagnosi e per tutte le altre necessità.”

D: “Ogni progresso scientifico è importante per chi soffre di una patologia. Da questo evento, che messaggio possiamo dare al pubblico dei pazienti e alle loro famiglie?”

Larghi: “Da questo evento possiamo sicuramente dare ai pazienti e alle loro famiglie un messaggio di speranza, in quanto l’ecoendoscopia può – in modo minimamente invasivo – sostituirsi ad interventi chirurgici diagnostici o palliativi molto più demolitivi.”

Da Roma le procedure verranno eseguite nella sala ibrida situata al CEMAD, CEntro delle Malattie dell’Apparato Digerente, diretto dal Prof. Antonio Gasbarrini.