Il tumore del colon-retto è uno dei più diffusi nei paesi industrializzati, ma la mortalità è in diminuzione grazie a prevenzione, screening e trattamenti sempre più efficaci. L’intelligenza artificiale è un nuovo strumento che può aiutare a migliorare la diagnosi precoce di tumore del colon-retto: ne parliamo con la dr.ssa Martina Strazzeri e la dr.ssa Valeria Amatucci, staff infermieristico CEMAD.
Qual è il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’endoscopia?
L’Intelligenza Artificiale (IA) è una tecnologia innovativa che, servendosi di un algoritmo di Deep Learning, supporta il gastroenterologo endoscopista nell’individuare i polipi del colon e a caratterizzarli, fornendo informazioni aggiuntive sulla tipologia degli stessi (caratteristiche di malignità). E’ anche in grado di riconoscere lesioni sospette non polipoidi. Quando il sistema di intelligenza artificiale individua un’anomalia della mucosa del colon lancia un segnale acustico ed evidenzia l’area interessata attirando una maggiore attenzione del medico endoscopista.
Il tasso di rilevamento di polipi ed adenomi è uno degli indicatori di qualità dello screening endoscopico; la localizzazione ed eventuale rimozione precoce, prima dell’evoluzione in cancro, è fondamentale nell’ambito della prevenzione. Molti studi hanno dimostrato come le tecniche di IA aumentino il tasso di rilevamento dei polipi e tutto ciò è fondamentale in un’ottica di medicina preventiva in cui il gold-standard per lo screening del cancro colon-rettale è proprio la colonscopia.
Quali sono le prospettive che apre questa evoluzione e in quali casi può essere applicata?
Il tumore del colon-retto è una delle neoplasie più diffuse del mondo occidentale, ma la mortalità è in diminuzione grazie a prevenzione, screening e trattamenti sempre più efficaci.
Le tecniche di Intelligenza Artificiale sono un nuovo strumento che può essere sfruttato per migliorare la diagnostica in fase precoce del tumore colon-retto. Per il paziente che si sottopone ad una colonscopia di screening, significa avere una maggiore tranquillità sul fatto che eventuali polipi/lesioni della mucosa vengano innanzitutto individuati e non “persi” dall’endoscopista durante l’esame e in secondo luogo rimossi qualora presentino determinate caratteristiche suggestive. Tutto questo fornisce indicazioni affidabili al paziente ancor prima dell’esame istologico.
Che tipo di applicazioni di intelligenza artificiale sono disponibili al CEMAD?
La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS ha da sempre come punto di forza ricerca ed innovazione. Oltre ai sistemi CAD per la rilevazione dei polipi durante la colonscopia, altre forme di intelligenza artificiale sono presenti al CEMAD in endoscopia, come ad esempio la video capsula intelligente, che facilita l’individuazione delle patologie del piccolo intestino o ancora un progetto di Endo-chat, che ha visto la creazione di un assistente virtuale di Artificial Intelligence conversazionale (il robot Eric che è capace di rispondere in autonomia a gran parte dei dubbi di un paziente che deve sottoporsi a un esame endoscopico).
Altro punto fermo del nostro ospedale è la grande preparazione e competenza degli operatori sanitari. Anche se crediamo che gli strumenti CAD possano essere di grande aiuto nella pratica clinica, non possono essere sostitutivi all’expertise degli operatori. L’AI è uno strumento utile per supportare le skill del medico ma mai sostituirle; l’endoscopista deve essere sempre colui che prende decisioni cliniche rispetto alla salute del paziente interpretando i risultati degli strumenti di Deep Learning. L’unione di tecnologia, competenza degli operatori, senza mai perdere l’umanità e la centralità del paziente è la chiave del nostro lavoro.
Ringraziamo per il contributo la dr.ssa Martina Strazzeri e la dr.ssa Valeria Amatucci.



