Lo stomaterapista è il professionista che si occupa della persona portatrice di stomia e che attua interventi di prevenzione, cura, riabilitazione ed educazione. Il dr. Armando Mottola, Coordinatore infermieristico e stomaterapista CEMAD, ci aiuta a capire meglio di cosa si occupa questa figura professionale, quali sono le sue aree di competenza e quale prezioso supporto rappresenta per il paziente.
Iniziamo dalla problematica. Che cos’è la stomaterapia e in quali casi si utilizza?
“La stomaterapia è un settore della medicina che si interessa della cura del paziente portatore di stomia (apertura creata chirurgicamente nella parete addominale per raccogliere materiale organico intestinale, ndr) dall’assistenza iniziale prima del confezionamento, a una corretta educazione della gestione della stomia fino alla riabilitazione per una corretta qualità della vita fisica, socio-lavorativa, sportiva e sessuale”.
Come si inserisce in questo ambito il ruolo dello stomaterapista?
“Lo stomaterapista è il professionista che si occupa della persona portatrice di stomia con problematiche proctologiche o con disfunzioni del pavimento pelvico, attuando specifici interventi di prevenzione, cura, riabilitazione ed educazione. La sua attività assistenziale viene attuata in base a conoscenze scientifiche, all’Evidence Based Nursing e Evidence Based Medicine. Svolge il proprio operato collaborando all’interno di un team multidisciplinare per garantire un’assistenza più adeguata. Rappresenta un punto di riferimento nell’assistenza qualificata e nelle cure personalizzate nella gestione della stomia”.
Quali sono le aree di competenza dello stomaterapista?
“Assistenza al paziente, in tutte le fasi del nursing, dal preoperatorio al post operatorio, prevenzione e gestione delle complicanze della stomia, riabilitazione del portatore di stomia. Riabilitazione nell’incontinenza urinaria e fecale, educazione terapeutica al portatore di stomia – ed al suo caregiver – con la scelta del presidio di raccolta”.
Si tratta di un’area molto delicata con implicazioni complesse in termini psicologici ed emotivi: come si relaziona lo stomaterapista con il paziente?
“Il rapporto che si instaura con il paziente deve essere basato su una empatia e fiducia reciproca, dove lo stomaterapista, attraverso un’azione informativa preparatoria, porta l’assistito alla scoperta del confezionamento della stomia, spiegandone le motivazioni, l’aspetto e la sede, incoraggiando a prendere confidenza con i presidi che utilizzerà nella gestione della stomia.
Il presidio più adatto alla singola persona per le caratteristiche fisiche è fondamentale per una migliore accettazione della nuova condizione e per ridurre l’ansia dovuta alla gestione”.
Parliamo allora di paziente: quali sono i dubbi più frequenti e quali le necessità cui va incontro più spesso?
“La problematica più eclatante è la modifica della propria immagine e della modifica delle vie escretrici, l’approvvigionamento dei presidi basilari per una buona qualità di vita, il raggiungimento della propria indipendenza nelle attività di cambio del presidio e nelle attività quotidiane e l’impostazione di un corretto regime alimentare per garantire una adeguata canalizzazione”.
Come rassicurare, dunque, il paziente portatore di stomia?
“Importante è garantire sempre un punto di riferimento nel suo cammino con la stomia: il paziente deve avere sempre una persona di riferimento, a cui ricorrere nei momenti di difficoltà di gestione e delle complicanze e proprio nello stomaterapista e nel suo ambulatorio trova quella certezza di risoluzione delle proprie problematiche”.
Quale percorso è stato studiato in CEMAD per il paziente portatore di stomia?
“Come accennato prima, lo stomaterapista trova il suo collocamento in quella equipe multidisciplinare che ha l’obiettivo di soddisfare tutte le esigenze del paziente con patologie infiammatorie, che potrebbe essere destinato ad essere portatore di stomia, come risoluzione di molte problematiche legate al suo stato di salute. E’ un percorso complesso e delicato che entrerà in gioco nelle attività assistenziali inerenti il confezionamento della stomia”.