Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, insieme alla Università Cattolica del Sacro Cuore, sta sviluppando numerose ed innovative linee di ricerca.
Tra gli obiettivi: identificare la patogenesi, i fattori di rischio, le nuove tecniche diagnostiche e le terapie più innovative per ciascuna delle innumerevoli patologie causa di accesso e ricovero presso l’Ospedale.
CEMAD si inserisce in questo quadro di impegno per l’eccellenza, grazie alla costante dedizione e serietà dei suoi ricercatori, cui si deve il lusinghiero bilancio dell’ultimo triennio. Il fine ultimo è sempre quello di offrire ai pazienti le migliori terapie innovative e strumenti educazionali volti alla prevenzione sulla base di un corretto stile di vita.
Parlando di ricerca è importante conoscere le figure professionali che la portano avanti ogni giorno, con competenza, capacità ed esperienza.
Oggi abbiamo voluto approfondire un ruolo-chiave in questo campo: l’ infermiere di ricerca e abbiamo rivolto qualche domanda a Laura Turchini (Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli IRCCS) che ringraziamo per la cortesia e la disponibilità. Ecco l’intervista.
Che ruolo ha l’infermiere di ricerca?
“L’infermiere di ricerca è il professionista sanitario che – grazie al continuo aggiornarsi delle terapie farmacologiche e delle tecniche di intervento – ha un ruolo fondamentale all’interno del team multidisciplinare. Infatti, è la figura di riferimento per i pazienti che vengono inseriti negli studi clinici. La conduzione del trial avviene tramite la figura dello ” Study nurse” insieme allo ” Study coordinator” ed al ” Sub-investigator“.
Conoscere i protocolli di ricerca, le tempistiche di protocollo e le procedure da svolgere durante le visite dei pazienti, permette all’infermiere di svolgere a 360° il suo lavoro sui pazienti.
Lo Study nurse collabora a stretto contatto con il medico che propone ai pazienti lo studio clinico, così da far capire davvero il percorso che il paziente dovrà intraprendere, saper rispondere ad ogni domanda a lui rivolta, essere in grado di trasmettere sicurezza a tutti coloro che, entrando in un trial clinico, si sentono di fare ” un salto nel buio”.
Quale il suo percorso al CEMAD in particolare?
“Crescere e formarsi al CEMAD è sicuramente l’esperienza lavorativa migliore che abbia fatto. La possibilità di crescita per un infermiere è davvero allettante. Vero è che bisogna studiare molto per capire davvero cosa è la ricerca clinica nello specifico.
Sentirsi parte di un gruppo composto da più persone di diversa formazione e crescere insieme fa sì che lavorare tutti sullo stesso piano porti al compimento dell’obiettivo che il gruppo si pone, ovvero il bene di ogni paziente.
Questo è il fine ultimo per cui tutte le figure collaborano assieme. Lo Study nurse è un infermiere che è in possesso di una laurea triennale, di un master specialistico in ricerca clinica.
Nel mio caso, per garantire una continuità ai nostri pazienti, così come avviene per i nostri gastroenterologi, possiedo un master in endoscopia digestiva, così da essere in grado di garantire assistenza infermieristica anche durante uno dei momenti più temuti dai nostri pazienti, ovvero l’endoscopia.”
I dubbi più frequenti dei pazienti, le loro necessità, come rassicurarli?
“I dubbi più frequenti che i nostri pazienti si pongono riguardano sicuramente la programmazione, a volte ravvicinata. delle visite, l’esecuzione della colonscopia di controllo, la possibile assunzione / somministrazione di placebo.
Ovviamente per fornire sicurezza e garantire ai pazienti la massima serenità è essenziale instaurare un rapporto empatico con loro ed essere quanto più a conoscenza di ogni protocollo per garantire la correttezza delle informazioni fornite.
Dobbiamo studiare la programmazione con il paziente, indicandogli come si svolgeranno le visite, le tempistiche e quali procedure andremo a fare.
Questo fa sì che il paziente si senta più sicuro. Essere di frequente in contatto con i pazienti ne rafforza sicuramente la serenità, per questo motivo nasce la e-mail dedicata studiclinici.cemad@policlinicogemelli.it per tutti i pazienti inseriti in protocolli di ricerca.
Gli infermieri che coordinano i trials clinici garantiscono una celere risposta ad ogni domanda, sia di tipo organizzativo sia di tipo clinico, attivando prontamente il medico di riferimento.”