“Intestino irritabile, una sfida per la Gastroenterologia del terzo millennio” proviamo a capire meglio una patologia complessa e dalle molte facce

Vogliamo capire meglio quale legame esiste fra stress e disturbi gastrointestinali? Come funziona l’asse cervello-intestino? il microbiota è influenzato non solo da ciò che mangiamo o anche da come viviamo, da quel che proviamo e da come reagiamo?

Il prof. Antonio Gasbarrini (Direttore del Dipartimento di Scienze mediche e Chirurgiche del Policlinico A. Gemelli IRCCS) ci fa da guida per cercare la risposta a così importanti quesiti e a lui abbiamo chiesto come la “microbiota revolution” potrà aiutare a leggere e gestire in modo nuovo e diverso alcune patologie gastrointestinali, soprattutto in relazione allo stress.

““La forza della microbiota revolution è averci fatto capire che esiste un genoma variabile nel nostro intestino che interagisce con noi fin da piccoli e la cui modulazione avrà conseguenze sulla vita della persona”  è la prima affermazione che troviamo nel video, come sempre pubblicato integralmente sul nostro canale YouTube.

“Ci ha poi fatto capire che le grandi malattie croniche hanno certamente un fattore, una predisposizione genetica ma – sempre la microbiota revolution – ci ha fatto capire come sono importanti i primi anni di vita per adattarci” prosegue il Professore, che aggiunge, in un altro momento del video, che ” E’ certo che l’intestino irritabile (IBS acronimo di irritable bowel syndrome, o anche irritable bowel disease o IBD, NDR) è una malattia che non dà mortalità ma altera moltissimo la qualità di vita delle persone, in particolare di quelle più “fragili” perchè più sensibili.

“La caratteristica costante dell’intestino irritabile è l’ipersensibilità della persona che ne è affetta e questo non è un difetto, è un pregio. Bisogna capire, lavorare sulla persona: ricordiamo che inibitori della serotonina, ansiolitici, farmaci anti psicotici andrebbero usati se possibile per periodi limitati. E qui arriviamo alla questione della valutazione anche psicologica delle persone affette da intestino irritabile…”

Torniamo poi a un grande tema, l’infiammazione. Ancora il Prof. Gasbarrini “ a causa  dell’ infiammazioneintestinale perdo, ad esempio, lattasi di superficie e divento intollerante al latte. Se arrivano tante cellule infiammatorie, io perdo la capacità di riassorbire i gas prodotti dalla fermentazione batterica, quindi comincio ad accusare meteorismo. Se richiamo tante cellule infiammatorie, la motilità spesso si accelera e sviluppo diarrea. Per me, capire l’intestino irritabile è la più grande sfida della Gastroenterologia moderna…”

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