Farmaci anti-VEGF in seconda linea dopo una terapia di prima linea con farmaci Anti-EGFR nel cancro colorettale metastatico RAS Wild-Type: risultati dallo studio multicentrico “SLAVE”.

La strategia anti-angiogenetica ottimale come terapia di seconda linea nel cancro colorettale metastatico RAS wild-type (mCRC) trattato con una terapia di prima linea basato su farmaci anti -EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor) è ancora dibattuta.

In questo studio multicentrico, real-world, retrospettivo, l’obiettivo è stato quello di valutare l’efficacia di trattamenti di seconda linea con Bevacizumab e Aflibercept dopo un trattamento di prima linea con anti-EGFR. Gli obiettivi clinici misurati sono stati: il tasso di risposta oggettiva, la sopravvivenza libera da progressione, la sopravvivenza complessiva e il profilo di eventi avversi. Da febbraio 2011 a ottobre 2019, 277 pazienti consecutivi con mCRC hanno ricevuto uno schema di terapia basato su Bevacizumab (228, 82.3%) o su Aflibercept (49, 17.7%). Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative riguardo il tasso di risposta oggettiva. Il follow up mediano è stato di 27.7 mesi (95%CI: 24.7-34.4). Il gruppo trattato con Aflibercept aveva una sopravvivenza libera da progressione inferiore rispetto al gruppo trattato con Bevacizumab (5.6 vs. 7.1 mesi, rispettivamente) (HR = 1.34 (95%CI: 0.95-1.89); p = 0.0932). La sopravvivenza complessiva mediana del gruppo trattato con Bevacizumab era di 16.2 mesi (95%CI: 15.3-18.1) mentre per quello trattato con Aflibercept era di 12.7 mesi (95%CI: 8.8-17.5), (HR= 1.31 (95%CI: 0.89-1.93) p = 0.16).

Dopo aver tenuto conto delle covariate più importanti (età, sesso, performance status, numero di siti metastatici e sede del tumore primitivo) gli schemi basati su Bevacizumab hanno dimostrato di essere significativamente correlati con una prolungata sopravvivenza libera da progressione (HR = 1.44 (95%CI: 1.02-2.03); p = 0.0399) rispetto agli schemi basati su Aflibercept, ma non con una più lunga sopravvivenza complessiva (HR = 1.47 (95%CI: 0.99-2.17); p = 0.0503). L’incidenza di eventi avversi di grado G3/G4 correlati specificatamente alla classe degli inibitori del VEGF era del 7.5% e del 26.5% nel gruppo trattato con Bevacizumab e in quello trattato con Aflibercept, rispettivamente (p = 0.0001).

In conclusione, da questa analisi sembrerebbe che gli schemi basati su Bevacizumab abbiano una sopravvivenza libera da progressione e un profilo di eventi avversi classe-specifici leggermente migliori rispetto agli schemi basati su Aflibercept, nella categoria di pazienti valutata. Questi risultati tuttavia devono essere considerati con cautela e non permettono ancora considerazioni conclusive.

Titolo originale

Evaluation of Second-line Anti-VEGF after First-line Anti-EGFR Based Therapy in RAS Wild-Type Metastatic Colorectal Cancer: The Multicenter “SLAVE” Study

Parisi A, Cortellini A, Cannita K, Venditti O, Camarda F, Calegari MA, Salvatore L, Tortora G, Rossini D, Germani MM, Boccaccino A, Dell’Aquila E, Fulgenzi C, Santini D, Tursi M, Tinari N, Marino PD, Lombardi P, Keränen SR, Álvaro MH, Zurlo IV, Corsi DC, Emiliani A, Zanaletti N, Troiani T, Vitale P, Giampieri R, Merloni F, Occhipinti MA, Marchetti P, Roberto M, Mazzuca F, Ghidini M, Indini A, Garajova I, Zoratto F, Monache SD, Porzio G, Ficorella C. x. Cancers (Basel). 2020 May 16;12(5):E1259.

doi: 10.3390/cancers12051259

PMID: 32429380.