Tristezza da virus: è il secondo, grande pericolo della pandemia da COVID-19. Si moltiplicano gli appelli e le disposizioni, ormai siamo consapevoli che sarà ancora lunga la via d’uscita dallo stato emergenziale in cui ci troviamo. E allora l’attenzione si polarizza sugli approcci e i metodi utili a evitare la depressione. Abbiamo raccolto sulla stampa una serie di interventi e consigli utili a tenerci psicologicamente attivi e a non cedere allo stress e all’ansia da COVID-19, vediamone alcuni.
La gestione “buona” dell’ansia secondo gli Esperti CEMAD
Uno studio cinese indica che l’epidemia da COVID-19, nelle sue fasi iniziali, ha avuto un impatto psicologico importante sulla popolazione cinese: un terzo della popolazione, secondo lo studio, ha riferito un livello di ansia da moderato a grave. Se la situazione di emergenza si protrae nel tempo, una corretta gestione dell’ansia può rivelarsi utile per attivare dei meccanismi di adattamento, ed evitare così la sensazione di allarme e di tensione costante: ce lo spiegano gli Esperti CEMAD con un breve vademecum che trovate qui.
Quattro consigli pratici dagli Health Coach
Per gli Health Coach certificati Antonio Pipio e Romina Corbara, quattro consigli pratici per affrontare al meglio questo periodo in casa, centrati su:
- Atteggiamento mentale, ovvero la “capacità di cambiare la prospettiva e la percezione degli eventi, cambiandone così l’esperienza”
- Allenamento perché “il mantenimento dell’efficienza mentale e fisica mediante l’esercizio costante è fondamentale, ci rende felici e combatte lo stress”
- Alimentazione cui dedicare tempo e attenzione “la stretta interconnessione tra cibo e mente, poiché il primo può influenzare l’altra e viceversa”
- Alleati e quindi persone, amici con cui stare in contatto frequente, perché “nei momenti più difficili della nostra vita è necessario riconoscere le persone che ci possono aiutare a risollevarci e con le quali dovremmo condividere le nostre gioie”
Ecco il link per consultare la versione integrale dell’articolo
Relazioni e informazioni “sane” secondo l’OMS
Sull’importanza del dialogo si apre anche il sintetico documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) concorde sull’importanza della relazione. Sempre l’OMS invita a “tenersi informati” ma con una avvertenza particolarmente interessante “evitare la ricerca ossessiva delle informazioni sull’epidemia” una raccomandazione ripresa da più istituzioni e molti esperti, congiuntamente all’invito a non alterare troppo le proprie abitudini “cercando di mantenere la normalità e seguite la routine che avevate prima delle restrizioni o di reinventarne una nuova”. Qui è possibile leggere l’articolo completo proposto da “Il Post”.
Uno stimolo importante è quello a vivere l’epidemia come “un fenomeno collettivo e non individuale” potenziando la nostra capacità di agire in modo “collettivamente responsabile per un fenomeno collettivo” è incentrato il pieghevole dell’Ordine degli Psicologi.
Proteggiamoci dalle troppe notizie – anche false
Concludiamo questa carrellata con un articolo dal titolo esplicito e diretto “Come battere la tristezza da virus in 5 mosse” del quale vogliamo sottolineare una raccomandazione che riguarda la rete e il mondo digitale, così protagonista delle nostre giornate in questo momento. Eccola “non passare tutto il giorno a condividere nelle chat di whatsapp video, foto, frasi celebri e appelli sul coronavirus, anche perché gira un sacco di robaccia e il rischio di amplificare una bufala è altissimo”. Le fake news quindi come ulteriore rischio cui siamo largamente esposti e dal quale dobbiamo imparare a proteggerci, proteggendo allo stesso tempo i bambini, che condividono con noi le tante ore in rete di questo lungo momento di emergenza.